Scrivere un augurio Natalizio in questo periodo non è certo facile: ogni giorno siamo posti
davanti a reportage ed a scenari catastrofici, circa il presente ed il futuro che ci aspetta. La
domanda che ci viene più spontanea è: “che mondo lasceremo ai nostri figli?”
Ma Gesù nasce lo stesso, anche in questo 2011.
Allo stesso tempo ci sono eventi che mi preoccupano molto più dell’economia, e questi eventi
riguardano la famiglia, le nostre famiglie, la mia famiglia, le famiglie dei miei amici e parenti.
Mai come in quest’anno ho vissuto tragedie di famiglie a me vicine che si sfasciano o che
vivono crisi profonde. Per uno che ha fondato un’associazione famigliare con lo scopo preciso
di evitare che queste cose accadano, è un bello smacco. Sembra che Satana vinca, perché è
sicuramente il diavolo a causare queste divisioni.
Ma Gesù nasce lo stesso, anche in questo 2011.
Ed allora non ci resta che pregare, pregare e supplicare Gesù Bambino che ci aiuti a cambiare
l’impostazione dei nostri matrimoni, a rivoluzionare una cultura che pensa che i problemi si
risolvano da soli, o che i disastri famigliari riguardino solo gli altri.
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Siamo deboli anche se siamo forti: la tentazione può colpire anche noi
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Il nostro matrimonio è un punto di partenza e non di arrivo
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Il nostro rapporto è forte se c’è preghiera in casa
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Il nostro amore è vero se sa mettersi in discussione e confrontarsi con gli altri
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Le mie debolezze sono più pesanti delle mie critiche
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Il matrimonio è l’apice della nostra vita cristiana, perché è la nostra vocazione
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In casa tutti hanno talenti e tutti hanno difetti
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La sobrietà, scelta o imposta, è un bene
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Siamo forti veramente, se non pensiamo sempre di sapere già tutto
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La nostra famiglia sarà solida se è attaccata a Te ed alla Comunità nella quale viviamo
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Che è meglio una comunità parrocchiale e di amici, anche se antipatica e mediocre, che
prova con noi a vivere la fede, piuttosto che viverla da soli
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Che dobbiamo imparare a difendere i nostri spazi ed i tempi di ricarica della nostra
famiglia da tutto ciò che non ci dà questa possibilità: lavoro, impegno in parrocchia o in
oratorio, svaghi e divertimenti
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Che l’unità della famiglia tutta, dai più grandi ai più piccoli, è più importante dell’avere
tante amicizie superficiali, perché “dal fatto che saranno uniti il mondo crederà”, e
l’unità va vissuta anche semplicemente facendo le cose insieme
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Che la Spiritualità vissuta in famiglia è la chiave di volta per un matrimonio solido, per
crescere figli nella fede
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Che è importante coltivare la gioia in casa, la serenità e, diceva mia madre alcuni mesi
prima di morire, l’Armonia: sì, l’armonia è tutto!
Da tutto questo nascerà la pace in famiglia, la pace, tanto declamata, del Natale. La pace
non nasce per magia o perché un giorno all’anno cerchiamo di sopportarci e di fare pace.
La pace nasce da tutto ciò, dal nostro cuore. Ho letto un’interpretazione del Salmo 137 che
dice: “Nei suoi giorni abbonderanno la pace e la poesia”. Forse dobbiamo chiedere a Gesù,
visto che questi sono i suoi giorni, di saper riscoprire la poesia, perché la poesia porta la
pace. E per scoprire la poesia, dobbiamo essere capaci di sognare, sognare un mondo di
famiglie solide, amanti di Dio, di famiglie unite intorno all’altare di Gesù, unite, in fondo,
attorno ad un bambino che nasce. Di fronte ad un bambino siamo tutti capaci di abbandonare
i nostri egoismi, di sognare un abbraccio - tanti baci, di vivere il presente come l’occasione
per costruire il futuro: il nostro futuro sono le nostre famiglie, i nostri figli sono quelli che
le porteranno avanti e che riceveranno in eredità la nostra terra, la nostra economia, certo,
ma soprattutto, la nostra fede. Da ciò discende tutto, tutti i nostri comportamenti e le nostre
scelte. Viviamole con coerenza.
Buon Natale a tutti
Giuseppe Mazzoli
